Road To Eytc & Etc 2018 – Anno 2011: Mondiale di Traiskirchen
8 Giugno 2018
Mentre a Ferrara si svolgevano i mondiali Senior, nel 2011 a Traiskirchen anche i ragazzi delle nazionali Under scendevano in campo per il World Tchoukball Championship.
L’Italia era presente con ben 5 squadre: M18 maschile e femminile, M15 maschile e femminile ed M12 maschile.
Diamo spazio a Massimo Muraro (M15 maschile), Nicoletta Corbella (M15 femminile) e Francesco Contenti (M12 maschile) per il racconto di questa esperienza!
M18 Femminile
Allentore: Damiano Debiagi
Giocatrici: Anna Serena Di Dio, Anna Zinetti, Costanza Ramperti, Eleonora Abutzu, Francesca Cavecchia, Jasmine Ferrario Sardi, Luna Ardondi, Martina Bernardinello, Sara Bonora, Sara Pizzi, Silvia Ganino, Virginia Smaniotto
M18 Maschile
Allenatori: Giorgio Zinetti e Filippo Gilli
Giocatori: Andrea Beccati, Andrea Franceschetti, Andrea Volontè, Davide Cittanti, Davide Visconti, Enrico Lapponi, Giovanni Bucci, Lamberto Anzalone, Marcello Tabanelli, Pier Giorgio Govoni, Roberto Moneta, Stefano Checchi
M15 Femminile
Allenatori: Anna De Mezzo e Paolo Ferioli
Giocatrici: Chiara Checchi, Daniela Forloni, Elena Fergnani, Lucia Banfi, Manola Zanetti, Martina Senno, Nicoletta Corbella, Serena Malossi
M15 Maschile
Allenatore: Stefano Cattaneo
Giocatori: Alessandro Colombo, Diego Bandera, Ermes Bandera, Francesco Brisighin, Giorgio Priora, Guido Tosello, Libero Ciuffreda, Luca Cappellini, Massimo Muraro, Matteo Ciuffreda, Nicola Crespi, Roberto Riva
M12 Maschile
Allenatore: Diego Carugati
Giocatori: Alessandro D’Amico, Alessandro Nava, Andrea Bonora, Fabio Bolognesi, Federico Monti, Francesco Contenti, Jacopo Zanetti, Matteo Riva
Raccontaci in breve l’evento: quali erano le squadre più temute e quelle con cui non vedevi l’ora di giocare, quale era l’obiettivo della rappresentativa italiana e quale il tuo obiettivo personale.
Francesco Contenti, M12 Maschile:
Ovviamente a 12 anni non puoi e non riesci a capire troppo cosa significhi indossare la divisa della nazionale e rappresentare l’Italia (anche perché noi piccoli venivamo selezionati, ma alla fine andava al mondiale chi avrebbe pagato)… La squadra ovviamente con cui avevo più voglia di giocare e la più temuta era Taiwan, questi fenomeni che erano capaci di fare spin dando giri alla palla all’epoca sconosciuti ad un giocatore dei Pulcinuts di Ferrara… L’obiettivo di 8 bambini in Italia M12 non poteva essere altro che divertirsi ed il mio era diventare capace di crescere anche nelle piccoli situazioni (mi ricordo ancora quando parlai in inglese per la prima volta e feci amicizia con 2 ragazzi Singaporegni, magari adesso sono a supertagliare mentre costruiscono computer a basso costo).
Massimo Muraro, M15 Maschile:
Era il primo anno che giocavo a tchoukball, e sicuramente la squadra più temuta era Singapore, l’obiettivo della squadra era sicuramente quello di divertirsi mentre il mio era quello di far tesoro di ogni cosa che mi potesse accadere.
Quale è stata la strada che ha portato alla tua convocazione?
Nicoletta Corbella, M15 Femminile:
Mi ricordo che eravamo pochissime ragazze quindi in realtà non ci sono state delle vere e proprie convocazioni, però mi piace pensare di essere stata selezionata per le mie incredibili doti da tchouker 😉
Francesco Contenti, M12 Maschile:
Giocavo a Tchoukball da quando avevo 7 anni e mi ricordo che eravamo al PalaMadonna quando incontrai per la prima volta Diego Carugati che mi chiese se fossi interessato ad andare a giocare i mondiali M12 in Austria… Da lì cominciò una serie di selezioni ed allenamenti per i quali si cominciarono a vedere i giocatori più dotati, ma come già scritto alla fine ci andò chi pagò la quota (anche se la nostra rappresentativa era formata veramente dagli M12 più forti)
Come era il rapporto con gli allenatori e con i ragazzi che hanno condiviso con te l’esperienza durante la preparazione per l’evento?
Massimo Muraro, M15 Maschile:
Il rapporto sia con gli allenatori che con i compagni era ottimo, da praticamente non conoscere nessuno son passato ad avere davvero tanti nuovi amici.
Francesco Contenti, M12 Maschile:
I legami si facevano sempre più forti e belli, tanto che tutt’oggi con alcuni di questi ho mantenuto un ottimo rapporto… Diego inoltre ci faceva molto divertire ed era sempre una festa allenarsi con lui
Quale è stata la partita che ti è rimasta in assoluto più impressa? Raccontacela!
Francesco Contenti, M12 Maschile:
La partita che mi è rimasta più impressa fu quella con Singapore, avevo gli occhiali sportivi ed ero basso e grasso, ed ovviamente essendo scoordinato non riuscì a difendere una palla indirizzata alla mia faccia, ricordo di essere sceso in panchina per mettere del ghiaccio e ricorderò per sempre la faccia di quel bambino di Singapore che venne in panchina a chiedermi come stessi… Fu uno di quei gesti che mi formò come giocatore e mi rese davvero felice
Nicoletta Corbella, M15 Femminile:
Purtroppo la mia memoria da pesciolino rosso non aiuta a rispondere a queste domande. Non ricordo nessuna partita in particolare, l’unica cosa che so è che prima di ogni partita mi iniziavano a sudare le mani per l’agitazione e che quando mi chiamavano della panchina per fare il cambio avevo una paura matta di mandare tutto all’aria.
Massimo Muraro, M15 Maschile:
La partita che mi è rimasta maggiormente impressa fu la semifinale con il Brasile, partita giocata punto a punto fino alle fine, che per nostra sfortuna, perdemmo, ma fu una delle partite più belle della mia carriera.
Ti ricordi un aneddoto divertente di quel mondiale?
Nicoletta Corbella, M15 Femminile:
Oddio si! Mi ricordo che il primo giorno avevano riunito tutte le nazionali in palestra e alla fine delle presentazioni avevano messo la canzone “Cotton Eye Joe”, teoricamente dovevamo seguire i passi che facevano delle ragazze, ma ogni volta che ci provavo andavo addosso a qualcuno ahah la danza non è mai stato il mio forte. A parte questo mio imbarazzante aneddoto ricordo le serate a gossippare sui nuovi amori nati fra le nazionale maschile e femminile ahah appena c’era qualche sviluppo tutti ne venivano a conoscenza.
Francesco Contenti, M12 Maschile:
L’aneddoto più divertente probabilmente l’ha fatto Fabietto… Semifinale con il Brasile, palla a Brunihno, punteggio sul pareggio, Fabietto riesce a difenderlo dopo un’intera partita di agonia e fa un regalato che manda in frantumi i nostri sogni… All’azione dopo si riverifica la stessa situazione dopo una difesa brasiliana, palla a Brunihno, difesa di Fabietto, ed ovviamente regalato… Perso di 2, sul momento tanto tantissimo rancore, ma ora se ci ci ripenso è l’aneddoto che riesce più a strapparmi un sorriso, soprattutto se a raccontarlo è lo stesso Fabietto.
Massimo Muraro, M15 Maschile:
Gli aneddoti migliori, ovviamente sono accaduti di sera! Il migliore è stato quando avevamo deciso di scavalcare i divisori dei balconi dell’hotel per andare a trovare le ragazze!!
Cosa ha significato per te far parte della nazionale italiana? Cosa credi ti abbia lasciato questa esperienza?
Massimo Muraro, M15 Maschile:
Far parte della nazionale, è stato un trampolino per me, mi ha permesso di trovare immediatamente nuovi input e stimoli per poi diventare il giocatore che sono ora.
Francesco Contenti, M12 Maschile:
Purtroppo, come già detto, a 12 anni non capisci tanto e punti a divertirti in ogni tipo di maniera… Questa esperienza mi ha lasciato in qualsiasi caso tanta felicità, in quanto ho avuto l’occasione di poter conoscere e passare del tempo con ragazzi a cui tutt’ora voglio un gran bene
Quale parola useresti per descrivere la tua esperienza e perché?
Francesco Contenti, M12 Maschile:
Semplicità, perché in tutto quello che facevamo c’era solo una gran voglia di spaccare ed essere dei bambini felici.
Nicoletta Corbella, M15 Femminile:
“Prima Volta” perché è stato davvero un insieme di prime volte: la prima volta che ho giocato a tchoukball fuori dall’Italia, la prima volta che ho fatto parte di una nazionale, la prima medaglia, la polo blu con la bandiera dell’Italia… ahah sembra stupido, ma mi sentivo come alle olimpiadi. Ero circondata da squadre che portavano fieramente la loro divisa della nazionale e a parte alla televisione non avevo mai visto una cosa simile. E’ stato veramente emozionante, avevo i brividi per la gioia!
Sei soddisfatto del tuo lavoro e del risultato della tua squadra, soprattutto nelle fasi finali?
Massimo Muraro, M15 Maschile:
Soddisfatto per me sicuramente, e direi anche per la nazionale perché comunque una medaglia di bronzo, in un mondiale non fa mai male.
Quale pensi fosse (o sia) lo scopo della nazionale in uno sport minore come il Tchoukball?
Massimo Muraro, M15 Maschile:
La nazionale ha un doppio ruolo, sia dare continui stimoli ai giocatori per continuare a crescere, sia far conoscere lo sport il più possibile
Francesco Contenti, M12 Maschile:
Penso abbia ovviamente uno scopo di diffusione importante, se non il più importante, ma anche uno scopo che è incentrato sul dare l’esempio a tutti quei giocatori meno esperti che vedono la nazionale e che sperano un giorno con tanta fatica (perché pur essendo uno sport minore, la titolare ce la si suda) di essere su quel campo a giocare quella finale, con tutti i Tchoukers d’Italia che tifano per te.
Nicoletta Corbella, M15 Femminile:
Credo sia un pò il sogno di tutti poter arrivare ai livelli alti del proprio sport e poter rappresentare il proprio paese anche se si tratta di uno sport minore come il tchoukball. Diavolo! Stiamo parlando della nazionale! Chi non vorrebbe farne parte?